C’è troppo buio
Una passeggiata, all’inizio di un nuovo inverno
Credo di aver sbirciato nelle case della gente perché da qualche giorno le giornate sono più brevi e mi prende sempre una certa tristezza quando succede.
Mi pare che ci rubino qualcosa, la luce, non so chi e perché ma ce la ruba.
E allora mi viene da passeggiare e sbirciare dentro le case perché tutto il resto è fastidiosamente troppo al buio e troppo presto e allora ci sono solo queste pagine di vita là in alto e non ci vedo persone ma solo cose — forse a volte anche persone ma più spesso solo cose, le cose che le persone hanno, specialmente le luci e certi mobili e a volte un televisore acceso o una libreria e dal marciapiede mi metto a guardare in su e faccio una foto e mi piace immaginare cosa succede in quelle case, chi ci vive ma soprattutto quando tutto è buio — quando fa buio troppo presto, crudelmente troppo presto — allora cerco il conforto di una casa in cui c’è una luce accesa e c’è la vita che attorno non c’è più, perché c’è troppo buio in città, per tanti mesi d’inverno.