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Epitaffio della stampa
Il comportamento dei media italiani in questo periodo non stupisce affatto
In questi giorni tremendi ed estremi la stampa e i media italiani hanno dato un’immagine di sé catastrofica. Ci si illude o si spera sempre che in situazioni così inedite ed estreme le persone e le organizzazioni esprimano valori e capacità che in tempi normali non manifestano e non ci hanno delusi. Ovviamente non nel senso che auspicavamo.
Per molti versi la prestazione del 90% dell’editoria video e stampa italiana non ha stupito affatto: hanno fatto esattamente quello che ci si aspettava da chi da anni non si interessa più della correttezza dell’informazione e della costruzione corretta della storia, perché pur sempre di storia si tratta. Non ci sono più abituati da tempo, era ingenuo pensare che ora, improvvisamente, si ricordassero come si faceva.
Salvo i pochi casi virtuosi de Il Post, Il Foglio, Linkiesta, Fanpage e pochi altri, il giornalismo storico (Corriere, La Repubblica, La Stampa) ne è uscito massacrato. L’elenco di chi si è comportato bene — cioè facendo il buon giornalismo come si è sempre fatto e sempre si dovrebbe fare — è curiosamente composto da testate nate negli ultimi decenni, nella maggior parte neanche di carta stampata ma native digitali.
Il buono e sano giornalismo l’han…