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L’anti-bellezza è la nuova bellezza
Non è bello ciò che piace, è bello ciò che insegna
Inizialmente pensavo che la perfezione fosse noiosa, poi ho capito che era la bellezza a esserlo. Esattamente,
la bellezza è noiosa.
In altre parole e isolando il momentaneo senso di appagamento che la contemplazione della bellezza produce, ciò che mi lascia in genere è cosa modesta. Ho visto una cosa bella e non me ne è rimasto nemmeno un buon ricordo.
Quello che consideriamo comunemente bello è in realtà un dosaggio più o meno forte di dopamina: calma o eccita il cervello facendogli vedere o sentire qualcosa che lo fa stare bene e non lascia quasi niente dietro di sé.
Ho queste esperienze guardando per esempio certe foto: le vedo, non posso dire altro che sono belle, perfette, ancor più che belle. Ma ne vedo altrettante uguali e la bellezza tende a diluirsi e a scomparire. Più si ripete, più ha bisogno di dosaggi potenti perché appaga una certa idea di estetica che richiede continue conferme. Forse viviamo in una bolla di bellezza, in cui è bello solo ciò che risponde a quella certa idea, che ci appaga, che ci tranquillizza, che non fa deviare di un millimetro la mente.
Ho invece scoperto col tempo di trovare più interessante ciò che non è bello a prima…