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Cosa ho imparato sulla meditazione

(E dalla meditazione)

4 min readMay 26, 2021

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Come ho già scritto, da qualche tempo medito. Non l’avevo mai fatto prima e non posso dire di esserne un esperto, neanche lontanamente. Meditare con una certa costanza mi ha permesso però di mettere a fuoco alcune caratteristiche nelle quali chi medita potrà riconoscersi o che, spero, indurranno altri a provarci.

Ciò che segue non è quindi la parola di un esperto ma solo un insieme di osservazioni raccolte in forma sparsa. Potrebbero lasciare indifferenti, innervosire qualcuno, essere inutili per altri. Se però possono accendere un piccolo fuoco nella curiosità e nell’animo di alcuni, penso valga la pena di raccoglierle qui.

1. Non c’è una sola via

Non c’è un modo giusto per meditare ma ci sono diversi modi per farlo. Abituati a considerare ogni sforzo come risolutivo di qualche mancanza, spesso la si affronta pensando che vi sia un solo modo di praticarla. Non è evidentemente così: la libertà nella pratica della meditazione è uno dei suoi cardini. C’è chi predilige le visualizzazioni, chi si concentra solo sulle sensazioni corporee, chi si ancora alla respirazione, chi ascolta nel mentre suoni ambientali o musica particolare. Chi, infine, mescola diverse tecniche.

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Martino Pietropoli

Written by Martino Pietropoli

Architect, photographer, illustrator, writer. L’Indice Totale, The Fluxus and I Love Podcasts, co-founder @ RunLovers | -> http://www.martinopietropoli.com

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